Gli asparagi sono particolarmente insidiosi per un cuoco alle prime armi. Pulirli al meglio e prepararli alla cottura sembra un gioco da ragazzi, ma richiede diversi passaggi importanti per ottenere il risultato sperato.

In questo articolo vedremo come pulire gli asparagi e tagliarli per preparare il piatto che volete cucinare!

Presentiamo l’asparago

Sebbene principalmente come contorno, l’asparago è una delle verdure più utilizzate della cucina italiana. Gli asparagi hanno proprietà benefiche già note ai tempi degli Egizi e dei Romani. Infatti, hanno poche calorie in proporzione all’elevato numero di sali minerali e vitamina E.

Possiamo trovare l’asparago fresco al mercato da marzo a giugno circa, quindi in primavera.

Cerchiamo di capire, ora, come pulire gli asparagi per cucinarli.

Procedimento: come pulire gli asparagi

Per prima cosa bisogna controllare se ci sono fusti marci o rovinati e separateli da quelli sani. A questo punto potete sciacquarli sotto l’acqua corrente.

Dopo averli asciugati, tagliate le punte dure e bianche situate sul fondo al fusto dell’asparago. Fate in modo di pareggiare l’altezza di ciascun asparago per poterli cuocere più agevolmente. In realtà, la parte finale del gambo è commestibile, ma è particolarmente sgradevole da mangiare.

Il prossimo passo è sbucciare la parte più esterna del gambo con un pelapatate o un coltello. Per capire quante volte ripetere l’operazione, continuate finché il colore dello stelo passa dal verde al bianco. Anche in questo caso l’involucro esterno dell’asparago è commestibile, ma troppo stopposo e amaro.

Il procedimento di pulizia è identico per tutti e quattro i tipi di asparagi esistenti. L’unica differenza è che gli asparagi selvatici non necessitano di essere pelati perché particolarmente sottili.

Come preparare gli asparagi

Adesso che li avete puliti, vediamo come tagliare gli asparagi in base al piatto da preparare.

Anzitutto, dovete avere in mente come cucinarli. Se volete usarli come contorno potete lasciarli interi. In questo caso consigliamo l’utilizzo di un’asparagera, ossia un’apposita pentola che garantisce la perfetta cottura dell’asparago. Infatti, il tempo di cottura per stelo e punta è differente.

Nel caso in cui non ne possedete una, fate attenzione a tenere gli asparagi dritti, in modo da immergere nell’acqua solo il fusto e lasciare che la punta si cuocia solo con i vapori della stessa. Se può esservi utile, tagliate l’asparago a pezzi, per esempio per la preparazione di creme o risotti. Ricordate, però, di buttare nell’acqua bollente prima i pezzi di stelo e poi le punte, cosicché raggiungano la stessa consistenza a fine lessatura.

Come conservare gli asparagi

Se dopo aver averli lavati avete bisogno di conservare gli asparagi, potete immergere i gambi nell’acqua fredda. In questo modo dovrebbero mantenere la propria freschezza per 12 ore. In alternativa, è possibile conservarli in frigo lasciando ai gambi lo spazio per respirare. Dovrebbero conservarsi per quattro giorni, ma c’è il rischio che anneriscano o marciscano.

Se invece sono già cotti, dureranno due mesi nel congelatore. In frigo sarà necessario chiuderli in un contenitore ermetico e consumarli entro due giorni dalla preparazione.