Lo svezzamento è il transito da una dieta composta solamente dal colostro, il latte della mamma, ad una dieta ricca e completa di macronutrienti. Il colostro è fondamentale nelle prime settimane di vita, in quanto fornitore di anticorpi ed enzimi digestivi.

Lo svezzamento dei gattini, così come quello dei bimbi, è un processo graduale e delicato. Proprio per questo motivo, non bisogna sottovalutarlo e occorre prestare molta attenzione.

Ecco, quindi, tutto quello che devi sapere per aiutare il tuo piccolo amico a quattro zampe durante la trasformazione verso la vita adulta.

Svezzamento dei gattini: quando farlo?

Per lo svezzamento dei gattini occorre aspettare almeno la quarta o la quinta settimana. È questo, infatti, il momento in cui spuntano i primi dentini, sanno reggersi in piedi e hanno gli occhi ben aperti. Questo è anche il periodo migliore per separare solo qualche ora i piccoli dalla mamma. Allontanarli da lei li aiuterà a ridurre la loro dipendenza e svilupperà le prime abilità di caccia. È importante, però, che siano sempre presenti cibo umido, acqua e una lettiera.Durante le prime cinque-sei settimane di vita, è consigliabile iniziare lo svezzamento con il cibo umido. Per stimolare il loro appetito, il cibo deve essere saporito e di buon odore. Per aiutarli a mangiare, si può usare una siringa senza ago oppure bagnare il proprio dito.
Tra l’ottava e la decima settimana, il cibo può anche essere un po’ più solido e meno liquido.

Durante tutto il periodo dello svezzamento e oltre, è importante che nei pasti dei nostri animali da compagnia siano sempre presenti le proteine animali. Queste permetteranno al gatto di crescere sano e forte!

Svezzamento dei gattini: consigli utili e cosa non fare

Nelle prime settimane dello svezzamento dei gattini, è possibile inumidire del cibo secco con dell’acqua calda o con latte specifico per gatti. È assolutamente sconsigliato utilizzare il latte vaccino, in quanto potrebbe causare la diarrea ai piccolini.

I gattini hanno uno stomaco piccolo, ma hanno bisogno di nutrirsi più volte durante la giornata. È quindi giusto suddividere il loro cibo in piccole porzioni in modo che possano mangiare quattro o cinque volte al giorno. Sbagliato, invece, far avere loro a disposizione sempre troppo cibo: potrebbe causare un’indigestione.

Se il gattino non vuole mangiare o non si fida del nuovo alimento, non bisogna assolutamente forzarlo. Spingere il suo muso nella ciotola potrebbe causare gravi problemi respiratori, come la polmonite.

Svezzamento precoce: cos’è e perché evitarlo

Sebbene a quattro settimane i gattini siano già ben formati, una ricerca condotta dall’università di Helsinki ha dato luce a nuove informazioni. Lo studio ha esaminato circa seimila gattini di quaranta razze diverse e ha dimostrato che un distacco precoce dalla mamma può causare problemi comportamentali ai piccolini. Tra questi troviamo: aggressività, paura e comportamenti ossessivi.

Allo stesso modo, lo svezzamento precoce colpisce anche la mamma gatta, con possibili problemi alle mammelle. Lo studio, infine, consiglia di aspettare le dodici settimane di vita per avviare lo svezzamento. In questo modo i piccoli possono imparare il più possibile dalla loro mamma e diventare grandi e forti senza subire traumi.