C’era una volta in cui i cibi biologici rappresentavano una scelta riservata a pochi ed anche benestanti. Nel giro di pochi anni questa situazione è stata completamente ribaltata ed oggi mangiare biologico si è trasformata in un’abitudine sempre più diffusa. Lo dimostrano i periodici rapporti statistici negli ultimi due anni che parlano di un trend in salita e molta più consapevolezza. Vediamo dunque cosa emerge da questi studi e quali sono i numeri del biologico in Italia.

Gli obiettivi delle aziende che producono cibi biologici: crescono le superfici di terreno con questo scopo

Cambiano innanzitutto gli obiettivi delle aziende produttrici, che oggi guardano ad accrescere la qualità e al contempo la sicurezza dei prodotti alimentari biologici, tutelando anche la biodiversità.

Questo obiettivo primario viene perseguito attraverso l’utilizzo di tecniche di coltivazione con impatto ambientale davvero scarso (a differenza delle epoche passate, caratterizzate dalle colture intensive ed alto utilizzo di pesticidi ed anticrittogamici). Sempre più spesso, perciò, si assiste a coltivazioni che si basano sull’agricoltura biologica.

Non a caso la crescita delle superfici di terreno destinato a colture biologiche continua a crescere. Le indagini di FederBio parlano ad esempio di un 2% in più nel 2019 rispetto al 2018 e di un +79% rispetto al 2010.

Le preferenze dei consumatori: cosa scelgono e perché

Il dato più impressionante sui prodotti alimentari di qualità riguarda comunque la crescita enorme dei consumatori che fanno acquisti online di prodotti biologici. Negli ultimi anni ci si attesta infatti su un +180%. In pratica, nel solo 2019 (le stime si attestano sugli anni prima dell’arrivo della pandemia da Covid 19) il valore di merce acquistata era pari a 3,3 miliardi di euro.

Le indagini in questo caso sono state portate avanti da Ismea e da Nomisma. Crescono anche i canali di diffusione e commercializzazione del biologico. Se prima si poteva trovare questo tipo di cibo solo in negozi super specializzati, oggi lo si trova facilmente online, nei supermercati e addirittura nei discount. Ma cosa acquistano gli italiani che scelgono il bio? Al primo posto si piazzano le uova biologiche, che vengono considerate molto più saporite e sane.

Subito dopo troviamo i sottoli, le conserve, le marmellate ed altre confetture, mentre al terzo posto si piazzano i pomodori, le passate e i sughi pronti.

Seguono a ruota l’olio extravergine di oliva, la pasta e la farina, insieme con frutta (agrumi in pole position) ed ortaggi o verdura (pomodori e insalata).

Chiudono la classifica biscotti e cereali per la prima colazione, a dimostrazione che anche per alimenti che sembrerebbero meno importanti oggi c’è grande attenzione.

Presenti in gran parte prodotti italiani a marchio DOP, poi DOC e IGP. Per il vino la preferenza va verso gli IGP ed IGT.

Le motivazioni della scelta verso il biologico

Quali sono i motivi che spingono gli italiani ad acquistare prodotti alimentari di qualità, nello specifico biologici? A questa domanda fatta dai sondaggisti, il 51% ha risposto “perché il biologico è più sano e fa bene”. Seguono risposte come “maggiori garanzie in termini di qualità e sicurezza”, per il 47% degli intervistati, mentre il 26% adduce come motivazione la sostenibilità ambientale e il fatto che le coltivazioni biologiche non inquinino il pianeta.

Grandissima importanza viene data all’etichetta, letta in maniera attentissima dai consumatori, visto che una gran parte dei consumatori bio fa la spesa abitualmente al supermercato e non al negozio sotto casa. C’è poi un 19% del campione che preferisce i negozi specializzati: la motivazione in questo caso risiede nella convinzione di poter trovare una qualità di prodotto più alta rispetto alla GDO.