L’accettazione con beneficio di inventario rientra tra le diverse modalità mediante le quali un erede decide di accettare i beni che appartengono a un suo parente passato a miglior vita.

Scopriamo quali sono le sue caratteristiche e tutti gli aspetti che occorre prendere in considerazione quando si svolge questa procedura.

Cosa si intende per accettazione con beneficio di inventario

Con l’accettazione con beneficio di inventario la legge mette in risalto come tale operazione sia differente rispetto quella tradizionale. Quest’ultima infatti comporta che il patrimonio e i debiti eventualmente ereditati si uniscano, senza alcuna distinzione, ai possedimenti dell’erede.

Nel caso dell’accettazione con beneficio di inventario, invece, si viene a creare una netta distinzione tra i due patrimoni. Quello ereditato, infatti, costituisce un’entità separata, quindi gli eventuali debiti dovranno essere pagati solo ed esclusivamente attingendo al patrimonio viene concesso all’erede, senza che quello personale possa essere in qualche modo intaccato.

La suddetta modalità di riscossione di un’eredità nasce per tutelare le diverse categorie di soggetti definiti come deboli, che quindi potrebbero riscontrare delle difficoltà nel riuscire a far fronte ai diversi debiti. Per esempio, i minorenni oppure le persone con problematiche psichiche e fisiche rientrano tra questa categoria di soggetti, che devono essere affiancati da un tutore.

Ovviamente, questo genere di accettazione non è automatica, ma deve essere resa esplicita dal soggetto, o da chi ne fa le veci, prima di riscuotere.

Quali sono i benefici che contraddistinguono l’accettazione con beneficio di inventario

Il principale vantaggio è che tutti i debiti che comportano un’eredità dannosa, vengono estinti direttamente con il patrimonio ereditato.

Si tratta quindi di una tutela facoltativa, la quale impedisce che un improvviso trapasso possa avere delle ripercussioni negative sul patrimonio.

Allo stesso tempo, chi ha dei crediti nei confronti del defunto potrà agire direttamente sul patrimonio prima che questo venga ereditato. Perciò, la riscossione degli eventuali crediti avverrà a seconda delle esigenze del creditore, che potrà scegliere quando far valere i suoi diritti.

Come funziona l’inventario dell’eredità

L’accettazione con beneficio di inventario prevede anche un inventario dei diversi beni che compongono quell’eredità.

Questa procedura è fondamentale, in quanto è importante stabilire quali sono le parti attive, quindi i crediti e beni che possono essere riscossi dall’erede, e quali le passività, ossia debiti accesi da parte del defunto. Offre, quindi, una panoramica generale all’erede che deve riscuotere l’eredità del defunto.

Tale operazione deve essere svolta dal Cancelliere del Tribunale, il quale deve ricevere l’autorizzazione dell’erede entro tre mesi dal trapasso del parente.

Una volta fatto l’inventario, il documento riepilogativo contenente tutti i dettagli sull’eredità viene consegnato all’erede, il quale ha quaranta giorni di tempo per stabilire se accettare o meno l’eredità.

Nel caso di risposta affermativa, è importante che gli eventuali debiti residui vengano estinti. Il patrimonio attivo, quindi, potrà essere amministrato a piacimento dell’erede, che potrà decidere di effettuare investimenti e altre operazioni similari.

Se, invece, decide di rifiutare l’eredità, perderà tutti i vari diritti che riguardano la stessa.

Come procedere per ottenere l’eredità in questo modo

Per sfruttare l’accettazione con beneficio di inventario è importante presentarsi presso il notaio o cancelliere che hanno il compito di svolgere tutte le diverse operazioni di autorizzazione dell’analisi del patrimonio del defunto.

Per avviare le diverse procedure è necessario presentarsi con i documenti personali. L’erede, quindi, deve avere carta d’identità e codice fiscale con sé, così come con quelli della persona passata a miglior vita, compreso il documento di certificazione di morte e di residenza.

Svolte queste procedure, ovvero consegnati tutti i documenti, è necessario attendere che le diverse operazioni che riguardano l’inventario vengano portate a compimento. Dopodiché si può procedere con l’eventuale accettazione dell’eredità.