In una situazione economica così precaria come quella in cui versa il mondo intero a causa della pandemia da Covid, con un sistema pensionistico in Italia sempre più lacunoso e carente, una valida soluzione per essere certi di trascorrere una vecchiaia tranquilla, qualunque sia la propria condizione di salute, è quella delle polizze assistenziali long term care.

Si tratta di formule pensate appositamente per una fascia d’età compresa tra i 20 e i 65 anni, che garantiscono una rendita mensile in caso di inabilità dovuta a particolari patologie o ad accidenti capitati nel corso della vita.

Cos’è esattamente una polizza Autonomia long term care?

Parliamo di una polizza assicurativa appartenente al ramo pensionistico, che copre tutte le spese derivanti da un periodo di inabilità sopraggiunto nel corso della propria esistenza, dovuto a incidenti o malattie gravi, che causa l’incapacità di provvedere alla propria cura da soli e con autonomia.

In età avanzata, infatti, risulta molto utile ritrovarsi una certa somma di denaro per provvedere al proprio sostentamento, qualora non ci fosse nessuno che possa farlo per noi è la pensione non sia sufficiente.

Il beneficio del prodotto consiste solitamente in una rendita mensile che è stabilita all’inizio del contratto e varia in base al premio versato annualmente o mensilmente, ma può essere convertita anche in un capitale unico o nel pagamento di strutture convenzionate e cure mediche nel caso di necessità.

Che tipo di polizze LTC esistono?

In tal senso è possibile sottoscrivere una polizza temporanea, che copre l’eventuale inabilità solo durante il periodo di validità della stessa, o una a vita intera, per la quale ad un certo punto si smette di pagare il premio, ma questa resta comunque attiva fino alla morte dell’assicurato, garantendo il servizio anche successivamente alla scadenza.

In base alle proprie possibilità economiche è consigliabile operare una scelta che preveda la seconda tipologia. Infatti, è più facile che invecchiando si necessiti di un supporto di questo tipo, piuttosto che nel periodo della giovinezza o della prima maturità.

Quali sono i vincoli e i rischi di una polizza Autonomia?

In primo luogo è possibile sottoscrivere un prodotto di questo tipo solo fino al raggiungimento dei 65 anni di età, compilando un questionario sanitario dove devono essere ben specificate tutte le patologie pregresse del cliente, che verranno con ogni probabilità automaticamente esclude dal potenziale pagamento.

Prendiamo il caso, ad esempio, che al momento della firma si soffre di qualche patologia cardiaca; se l’inabilità sopraggiunta sarà dovuta a un infarto, la stessa non risulterà coperta dalla polizza in nostro possesso.

Altro aspetto da tener presente è quello del periodo di carenza, cioè un arco temporale successivo alla stipula, generalmente di pochi mesi, nel quale il rischio non viene monetizzato e la rendita non versata in caso di incidente.

Un parametro da fissare con attenzione è quello del massimale del capitale che la società di assicurazioni si impegna a versare in caso di bisogno. Più questo sarà alto, e più aumenterà in maniera proporzionale il costo della rata da versare fino alla data stabilita.

Sempre tenendo conto del proprio budget mensile, sarebbe opportuno alzare questa cifra il più possibile, poiché le cure mediche e le strutture preposte ad effettuarle in questi casi sono molto costose e richiedono un esborso di denaro mensile piuttosto ingente.

Per questi motivi è vivamente consigliato affidarsi a professionisti del settore, leggendo attentamente le recensioni sul prodotto dei clienti che già hanno avuto modo di usufruire del servizio ed esprimere la propria opinione in merito.

Risparmiando una somma esigua si rischia di incappare in truffe che possono compromettere la nostra vita nel momento del bisogno.

Come procedere alla sottoscrizione del contratto?

Il primo passo è informarsi bene sulle clausole inserite dall’assicuratore, in modo da non ritrovarsi con spiacevoli sorprese al momento della necessità.

In secondo luogo sarebbe opportuno effettuare una valutazione delle proprie finanze e stabilire qual è il premio massimo che si è in grado di pagare in quel periodo della propria vita, modulandolo anche negli anni in modo da accumulare una cifra considerevole che consenta di poter vivere una vecchiaia quanto più serena possibile, senza doversi angosciare troppo della pensione scarsa o inesistente.

Si tratta di un modo per rimanere sempre autosufficienti, almeno a livello economico, e non dipendere da nessuno per quanto riguarda le prestazioni sanitarie di cui si dovesse usufruire nel tempo.