Per alcune persone, scrivere è semplicemente un hobby. Per altre, invece, è quasi una necessità: un modo per portare alla luce i pensieri più intimi e nascosti, per mettere in ordine le idee e fare chiarezza nei momenti difficili, per dare voce ad emozioni che, altrimenti, rimarrebbero a lungo inespresse.

La scrittura, però, è anche un efficace mezzo di comunicazione e, proprio per questo, può diventare un elemento su cui fondare una carriera lavorativa.

Non ci riferiamo soltanto a poeti e romanzieri, bensì a tutti quei professionisti che hanno fatto della “scrittura creativa” una vera e propria fonte di guadagno.

Tra questi, troviamo una figura emersa con forza negli ultimi anni, ovvero il blogger. Difatti, in questo settore, oltre ai casi di successo più clamorosi – basti citare nomi come Chiara Ferragni e Salvatore Aranzulla – vi sono tantissimi creatori di contenuti che, pur non essendo conosciuti dal grande pubblico, hanno raggiunto, comunque, dei risultati soddisfacenti a livello economico.

Ma, quindi, in che modo si può trarre profitto dal proprio blog?

#1 Pay-per-click

Il primo metodo, nonché il più facile in assoluto, consiste nell’ospitare delle inserzioni pubblicitarie sul proprio blog, magazine, ecc. e, in cambio, ricevere un compenso prestabilito per ciascuna visualizzazione (o singolo click).

Il principale vantaggio di questo sistema è, certamente, la semplicità: è sufficiente stringere accordi con una delle tante aziende che operano nel ramo (una su tutte: Google), inserire gli annunci sul sito e attendere un report periodico, con il totale dei click (o delle visual) ed il relativo compenso.

Tuttavia, trattandosi di importi piuttosto bassi, per ottenere un guadagno degno di nota è necessario poter contare su una vasta platea di lettori.

#2 Affiliazioni

Guadagnare con i click richiede tempo e tanta fatica. Per questo motivo, molti blogger preferiscono passare ad un secondo metodo, ossia l’affiliazione.

Come funziona? Il blogger stringe un accordo con un negozio online o con un grande marketplace come Amazon, impegnandosi a pubblicizzare i suoi prodotti nella modalità che ritiene più adatta: con un banner, con i classici annunci cliccabili o, meglio ancora, creando contenuti ad hoc per i lettori (ad esempio: guide all’acquisto, recensioni, comparazioni dei prezzi, ecc.).

Il compenso, pertanto, corrisponde ad una commissione sulle vendite.

#3 Sponsorizzazioni

Diverso è il sistema delle sponsorizzazioni, che prevede solitamente una retribuzione fissa (e non calcolata in maniera proporzionale alle vendite).

In questo terzo caso, infatti, viene sottoscritto un accordo commerciale tra il blogger (o YouTuber, influencer, ecc.) e un’azienda (ad esempio, un brand di abbigliamento, una marca di elettrodomestici, una software house, ecc.) interessata a far conoscere i propri prodotti ad un pubblico selezionato.

Il compenso del blogger, pertanto, dipende da una molteplicità di fattori, tra cui il numero di visite giornaliere, l’autorevolezza del sito in un determinato campo, ma anche il tipo di campagna: se, per pubblicizzare il prodotto in questione, vengono creati più contenuti esclusivi, il prezzo tende a salire.

#4 Negozio online

Il blog può rivelarsi un ottimo alleato per chi gestisce un negozio digitale, specialmente se i contenuti sono ben scritti e, quindi, riescono ad attrarre pubblico e potenziali acquirenti. Parallelamente, il blog è anche un canale di comunicazione molto efficace, perfetto per trasmettere i valori, le caratteristiche e i punti di forza di un’azienda (e della sua produzione).

Di conseguenza, per aumentare il guadagno derivante dal proprio blog, affiancare ad esso una sezione e-commerce può rivelarsi un’idea vincente!

Attenzione aprire un’ecommerce non è fare una passeggiata, ma richiede analisi di mercato, business plan e la consapevolezza che è come aprire un negozio fisico, a livello di costi e di impegno.

#5 Corsi & infoprodotti

Se sei un professionista e conosci molto bene un determinato ambito, puoi sfruttare le potenzialità del tuo blog e proporre consulenze, corsi e lezioni a pagamento, e-book, ecc. direttamente da casa o dal tuo studio. Come?

Innanzitutto, hai bisogno di lavorare sulla tua immagine: crea contenuti interessanti, anche in formati differenti dal testo scritto (per esempio, dei brevi video o podcast in cui ti presenti e racconti cosa fai, a chi ti rivolgi, ecc.).

Una volta costruita la tua reputazione da “esperto”, puoi dare il via alla realizzazione dei contenuti e cominciare a stabilire i prezzi di download.

Conclusioni

Esattamente come accade per tante altre attività che si svolgono sul web, anche per creare un business a partire dal proprio blog è necessario attivarsi per l’apertura della Partita IVA e per tutti gli altri adempimenti del caso.

Purtroppo, però, in assenza di una normativa a riguardo, le attività legate al blogging e, in generale, al mondo del digitale destano ancora parecchi dubbi.

Dunque, per individuare il corretto inquadramento, associare il Codice ATECO alla Partita IVA e valutare il regime fiscale più adatto, il supporto di un consulente, meglio se telematico, è qualcosa di cui è impossibile fare a meno.