Il Deflatore del PIL è un dato molto importante che permette di stabilire l’oscillazione e capir effettivamente quali siano le reali condizioni di un Paese.

Il deflatore del PIL e gli elementi per calcolarlo

Il deflatore del PIL, per essere calcolato, necessita di altri due dati molto importanti, ovvero il PIL nominale e il PIL reale.

Grazie a questo genere di calcolo, che prevede un rapporto tra i vari dati, è possibile capire come sta procedendo l’economia e lo stato di produttività del Paese.

Come si calcola il PIL nominale

Per prima cosa è necessario ricavare il PIL nominale e per farlo occorre effettuare un semplice calcolo matematico. Per calcolarlo bisogna sommare tutti i prodotti tra bene realizzato e prezzo dell’anno in corso.

Se in un Paese si producono solo 1000 kg di pasta e ognuno di questi viene venduto a 1 euro al kg, si ottiene un primo dato di 1000 euro. Questo  deve essere sommato al prodotto del prezzo totale degli altri generi alimentari e beni e servizi prodotti da quel determinato Paese prendendo in considerazione l’anno in corso.

Grazie a questo dato è possibile inserire il primo elemento chiave nel calcolo matematico per ottenere il deflatore del PIL.

Il PIL reale, come si ottiene

Il PIL reale, invece, è un dato che si calcola utilizzando il prezzo di un anno di riferimento precedente a quello attuale.

In questo caso specifico, qual è la differenza tra PIL del 2019 e quella del 2015? Bisognerà moltiplicare i beni prodotti durante il 2019 al prezzo ai quali questi venivano venduti nel 2015.

Se nel 2019 la pasta viene venduta a 50 centesimi e nel 2015 a 45, si può già notare un incremento del valore nel corso degli anni.

Come si calcola il deflatore del PIL

Per arrivare al dato tanto sperato non occorre altro che dividere il PIL dell’ultimo anno per quello dell’anno di riferimento.

Supponiamo, quindi, di prendere in considerazione il PIL 2019 e che questo sia pari a 2 milioni mentre, quello del 2015, sia stato di 1.7 milioni.

Il primo passaggio prevede la divisione del PIL recente con quello dell’anno di riferimento, quindi si ottiene 2/1.7= 1,18 circa.

A questo primo dato numeri occorre togliere il coefficiente 1, quindi si ottiene un valore pari allo 0,18.

Infine, per scoprire il movimento ottenuto dalla differenza dei due anni, il numero decimale deve essere moltiplicato per il coefficiente della percentuale, ovvero 100.

Di conseguenza il deflatore del PIL mette in risalto come i prezzi dei beni e servizi siano aumentati del 18% rispetto l’anno preso come riferimento.

Grazie a questo semplice calcolo è anche possibile notare come sia variato il fattore della produttività, visto che il PIL dell’anno recente è superiore.

Quindi occorrono diversi dati per ottenere un elemento economico che permette di monitorare effettivamente quale sia l’andamento di un Paese, effettuare delle previsioni ed eventualmente adottare delle misure atte a migliorare l’intera situazione dello stesso.