In commercio esistono tanti tipi di monopattini elettrici. Si suddividono però in due categorie: quelli da città e quelli da sterrato. In questa guida ci concentriamo sulla prima, cioè la più richiesta dalle persone che desiderano un mezzo di trasporto alternativo (e più ecologico) rispetto alla macchina e la moto.

Durante la scelta di un monopattino da città bisogna valutare ogni sua parte della struttura per capire quale fa al caso nostro.

Come scegliere il monopattino elettrico da usare in città

Tutti i monopattini possiedono un motore, una batteria, un manubrio e un pianale. Alcuni anche un telaio pieghevole per rendere più semplice il suo spostamento, trasportandolo in treno, autobus o in macchina.

Analizziamo uno a uno questi aspetti e vediamo quali sono le cose da tenere in considerazione in fase di acquisto, come consigliato su questo sito.

Motore elettrico

Il motore assorbe l’energia dalla batteria e fornisce al mezzo di trasporto la potenza che serve a mettere in modo le ruote.

In base a dove si trova il motore viene spostato il baricentro del monopattino. Quando si trova in alto in prossimità del manubrio abbiamo davanti un monopattino meno stabile.

C’è poi da considerare se il motore agisce sulla ruota anteriore o no. Quando ciò accade c’è una stabilità inferiore in caso di una minor aderenza con il terreno. Mentre il motore a tradizione posteriore garantisce una maggior stabilità.

Secondo la legge italiana oggi il motore di un monopattino elettrico non può superare la potenza nominale continua pari a 500 W. Grazie all’acceleratore presente sul manubrio possiamo gestire la velocità, la quale secondo le nuove disposizioni di legge non può superare i 20 km/h.

Potenza del motore e velocità sono strettamente legate. Meno è potente e più lentamente va, specialmente se il conduttore ha un peso superiore agli 80 kg.  Durante l’acquisto perciò bisogna considerare che, più si pesa, e maggiore deve essere la potenza del mezzo di trasporto.

Le caratteristiche della batteria

La batteria produce l’energia che serve al motore. Si ricarica attraverso l’apposito caricabatterie che si collega a una presa di corrente.

Per una ricarica più comoda è consigliato scegliere delle batterie rimovibili. Ciò permette di non dover potare il monopattino dentro il posto di lavoro o dentro casa quando c’è da ricaricarlo.

Durante la scelta di un monopattino elettrico da usare in città è fondamentale valutare la capacità della batteria perché maggiore è, e più autonomo è il mezzo.

Chi ogni giorno ha bisogno di percorrere una distanza considerevole con il monopattino deve puntare a una batteria con una buona capacità. Influisce anche:

  • Il tragitto, se ci sono molte salite
  • Il peso del conduttore
  • Quanto tempo al giorno si usa

Una batteria con una buona capacità si scarica più lentamente e sopporta meglio anche percorsi difficili. Con il passare del tempo poi la capacità di tutti i monopattini diminuisce, in questo caso c’è un momento in cui il proprietario può valutare se cambiarla o meno.

Le ruote del monopattino

Gli pneumatici per i monopattini elettrici esistono di tre differenti tipologie. Ci sono quelli con camera ad aria, i tubeless e le ruote piene.

I monopattini con camera ad aria sono particolarmente vantaggiosi quando si desidera ridurre le vibrazioni che arrivano dal manubrio. Ciò migliora il comfort durante la guida.

Aderiscono meglio al terreno quando è scivoloso a causa del mal tempo. Il difetto è che necessitano di una maggior manutenzione perché hanno bisogno di essere gonfiati e inoltre possono forarsi.

Le ruote tubeless non hanno una camera d’aria interna e si gonfia solo il pneumatico. Ciò permette di ottenere gli stessi vantaggi di quelli con camera ad aria, ma con una manutenzione più facile se si fora.

Le ruote piene sono fatte interamente di gomma e non si possono forare. Il problema però che hanno una scarsa ammortizzazione.

I freni

Infine ci sono i freni. I migliori oggi sono quelli a disco perché hanno una maggior capacità di arresto. Un plus è che sono anche più leggeri. Vengono montati di solito sui modelli di fascia alta.

Quelli a tamburo sono presenti nel mozzo della ruota e non richiedono una grande manutenzione. Le prestazioni sono costanti anche quando la strada è bagnata. Sono tra quelli più utilizzati.

Ci sono poi i freni elettrici, poco efficaci perché hanno una distanza di arresto davvero troppo elevata. Infine il freno a pedale, in pratica quando si spinge il copertone con il piede la ruota anteriore rallenta. Lo stop non è immediato.