Prendere la patente può richiedere del tempo e non tutti riescono a gestire le lezioni di un’autoscuola insieme agli impegni quotidiani. L’alternativa è quella di ricorrere alla patente conseguita da privatista, un’ottima soluzione da considerare rispetto alla classica autoscuola.

La patente da privatista

La patente presa da privatista non ha niente di diverso dalla patente conseguita presso un’autoscuola. L’unico svantaggio potrebbe essere quello di dover gestire ogni tappa da solo, senza l’appoggio di professionisti in grado di sveltire la burocrazia che sta dietro a queste cose.

È possibile quindi prendere la patente da privatista gestendo da soli ogni pratica, dalla prenotazione dell’esame fino alle obbligatorie ora di guida sulla strada.

Il vantaggio lo noterà certamente il portafoglio! Infatti, decidere di non affidarsi ad un’autoscuola significa anche un notevole risparmio economico.

Come prendere la patente da privatista

Per prendere la patente da privatista bisogna avere ben chiaro che il soggetto dovrà occuparsi autonomamente dello studio, della preparazione all’esame e della parte pratica di guida.

Per quanto riguarda lo studio e l’esame teorico occorre recarsi agli uffici della Motorizzazione Civile per iscriversi all’esame stesso. La Motorizzazione vi informerà di tutti i documenti necessari, ossia un documento d’identità, due foto tessera, certificato medico e domanda compilata su modulo TT2112. Le cifre da pagare sono di 16 e di 24 euro e l’attestazione di pagamento va consegnata alla Motorizzazione.

Dopo aver presentato la domanda presso gli appositi uffici, sarà possibile concordare una data in cui si potrà effettuare l’esame teorico. Entro sei mesi sarà necessario sostenere l’esame teorico, mentre entro 5 mesi sarà necessario superare la prova pratica.

Dopo aver superato la prova teorica verrà rilasciato il foglio rosa, che consente di esercitarsi per la prova pratica con un istruttore professionista. Le esercitazioni prevedono guida su autostrada, guida notturna e su strade urbane o extraurbane. La prenotazione dell’esame pratico ha un costo di 16 euro.

Ovviamente, l’istruttore professionista ha un costo, ma la cifra può variare a seconda delle ore, considerando che 6 sono obbligatorie.

Vantaggi e Svantaggi

Scegliere se frequentare un’autoscuola oppure no potrebbe non essere semplice.

I vantaggi sono sicuramente il costo complessivo minore, ma allo stesso tempo ogni pratica è a carico del soggetto e la preparazione potrebbe non essere delle migliori. C’è da tenere conto, inoltre, che molte scuole offrono servizi di test eseguiti al computer con l’aiuto di istruttori e insegnanti per capire gli eventuali errori e rispiegare l’argomento capito male.

Prendere la patente da privatista è più faticoso, richiede uno sforzo autonomo maggiore e un impegno più grande di quanto possa sembrare.

L’autoscuola, dall’altra parte, costa di più, ma garantisce una preparazione decisamente migliore e più accurata e il disbrigo della parte burocratica. Senza contare l’apporto dello staff dell’autoscuola, sempre a disposizione per dubbi e chiarimenti.

Molti studenti preferiscono iscriversi ad un’autoscuola perché seguono un metodo di insegnamento a cui sono abituati e quindi diventa più semplice, per loro, acquisire nozioni e argomenti. Inoltre, molte autoscuole organizzano le lezioni tenendo, ovviamente, conto dei classici orari di scuola.

Nonostante sia consigliato seguire le lezioni, è anche possibile limitarsi ai test. Oltretutto, non è possibile sostenere la pratica da privatista, perciò questa parte resta da gestire in ogni caso insieme a un’autoscuola di fiducia.

In conclusione, la scelta non è semplice, i vantaggi e gli svantaggi si notano in entrambe le soluzioni, anche se spesso spendere del denaro ulteriore comporta anche servizi più comodi. In questo caso, la possibilità di interagire con persone preparate e docenti con esperienza in grado di poter aiutare nella preparazione ai due esami.