Dopo un lungo periodo in cui la “lotta” tra vegetariani/vegani e onnivori si sta accentuando sempre di più, coinvolgendo ormai non solo l’ambito etico, ma anche salutistico, arriva dalla scienza la possibile soluzione che potrebbe accontentare entrambe le fazioni.

La bistecca senza carne: da dove è nata quest’idea

Sempre più diffusi, da alcuni anni, sono i prodotti vegani o vegetariani che imitano i piatti classici.

A partire dal latte senza lattosio, fatto con mandorle spremute, oppure di soia più comunemente, si è arrivati a piatti via via più complessi, fino ad arrivare alla carne senza carne.

Parliamo infatti di cotolette di verdure panate, e tantissime altre ricette.

Il motivo è molto semplice: si tratta di gruppi animalisti che a poco a poco si sono rifiutati sempre più di nutrirsi di animali (vegetariani) o addirittura dei loro derivati, come latte e uova (vegani). Il perché è da attribuirsi a motivi empatici: gli animali che verranno utilizzati come cibo per l’essere umano quasi sempre vivono delle vite misere, fatte di prigionia dentro delle gabbie, in cui sono stipati in spazi stretti.

Oltre a ciò, si aggiungono motivi di salute. Non tanto perché la carne e i latticini facciano male in sé (numerose ricerche smentiscono ciò), ma perché solitamente, essendo associati a diete ipercaloriche, portano ad aumento di peso e di conseguenza a tutta una serie di patologie cardio-circolatorie o tumorali.

I vegetariani, e soprattutto i vegani, invece, potendo usufruire di un limitato numero di alimenti e loro derivati ipercalorici, invece, presentano un menù di base più leggero, con meno carboidrati e meno grassi, e più ricco di fibre, a tutto vantaggio della salute. Questo principio dietetico, dal punto di vista delle calorie e della suddivisione dei macronutrienti (meno carboidrati e grassi), andrebbe applicato anche alle diete in cui è presente la carne.

Assolutamente da evitare sarebbero salumi e insaccati di vario genere. Questa tipologia di carne, a causa dell’elevato livello di sale e soprattutto di conservanti, come nitriti e nitrati di sodio, risulterebbe infatti seriamente dannosa per la salute.

Infine, vi è il problema dell’inquinamento: gli allevamenti intensivi portano ad un inquinamento eccessivo, problematica molto importante nel mondo attuale.

Bistecca senza carne: com’è fatta

Per tutte queste ragioni nasce la bistecca senza carne.

Questo tipo di bistecca nasce in laboratorio senza necessità di far soffrire alcun animale e senza portare ad inquinamento.

La start-up Aleph Farms, infatti, ha avviato una rivoluzione alimentare grazie a questa tipologia di carne, usufruibile da tutti, anche chi è contrario per motivi etici alla carne.

Nata in provetta, è stata sperimentata anche dal punto di vista culinario: Amir Ilan, chef di un importante ristorante parigino in Israele, ha provato la bistecca senza carne, parlando di quest’ultima come una genialata, ma che va ancora ottimizzata dal punto di vista culinario.

Forma e consistenza sono quasi identiche, quel che va modificato è il gusto, che ancora non sarebbe in grado di soddisfare chiunque.

Ma ancora c’è tempo, in quanto si parla di un commercio di questa carne fra almeno 3 anni, ad un prezzo di 50 dollari al kg, che man mano si adatterà alle cifre del mercato.