La grafologia è una tecnica analitica e interpretativa che risulta applicabile in più ambiti della vita quindi sia nella sfera privata sia nell’area lavorativa. Si tratta di una disciplina basata sull’analisi e sulla comprensione della grafia, cioè la rappresentazione grafica delle parole nella scrittura a mano libera, che può essere d’aiuto per scoprire la personalità acquisita e il temperamento spontaneo degli individui, l’autenticità delle firme sui documenti e l’originalità dei manoscritti.

Per chiarire queste informazioni con qualche buon esempio, si mette in evidenza che la grafologia è utile per soddisfare una semplice curiosità o un reale interesse sulle caratteristiche psichiche distintive, sulle forme particolari di comportamento e sulle scelte di atteggiamento di chi si vorrebbe conoscere in maniera più approfondita. Al riguardo, può trattarsi di un partner, un parente o un amico oppure di un dipendente, un fornitore o un cliente.

Inoltre, l’analisi grafologica si dimostra vantaggiosa per gli scopi selettivi nel campo delle risorse umane per assumere i lavoratori più adatti a ricoprire certe posizioni professionali e a svolgere le mansioni ad esse correlate e può essere risolutiva ai fini investigativi, nelle indagini forensi e nel campo giudiziario. Fra gli altri esempi, la stessa è valida per l’orientamento scolastico dei giovani studenti da indirizzare verso i percorsi più adeguati e gli istituti migliori cosicché possano raggiungere i loro obiettivi formativi. Di seguito, è proposto un approfondimento dell’argomento in questione per capire bene cos’è la grafologia e quali sono le sue aree di competenza.

A che cosa serve la grafologia e come si esegue?

Utilizzando la grafologia si cerca di scoprire la vera natura delle persone, vale a dire le reali predisposizioni, motivazioni ed emozioni, perché la scrittura a mano libera con una biro, una matita o un pennarello è una manifestazione istintiva di ciò che si sente e si pensa davvero nell’intimo e non è influenzabile dall’esterno. In particolare, per raggiungere questi obiettivi di conoscenza dell’animo e della mente, ossia dell’interiorità umana, devono essere individuati e studiati sia i segni alfanumerici manoscritti sulla carta sia la segnatura d’interpunzione impiegata per organizzare, separare ed evidenziare le parole, le frasi e i periodi.

In pratica, occorre esplorare le lettere, i numeri e la punteggiatura e tenerne in considerazione soprattutto la forma, la spaziatura e la pressione per attuarne la giusta interpretazione e trovarne un significato psicologico. Inoltre, per eseguire in maniera corretta l’analisi grafologica si devono prendere in considerazione anche il numero di lettere delle parole, che rappresentano l’Io, i vocaboli stessi, i quali simboleggiano la connessione logica delle esperienze, e la posizione dei segni scritti rispetto alle righe. La posizione della scrittura può essere ad esempio ascendente (indica vitalità e ottimismo) o rettilinea (significa volontà ed equilibrio).

Fra l’altro, l’analisi grafologica si dimostra d’aiuto persino per esaminare gli scarabocchi disegnati dai minori prima che siano alfabetizzati e darli un senso. Si parla pertanto dei bimbi della scuola materna e dell’asilo nido, per portarne alla luce dei possibili malesseri e rivelarne le inclinazioni caratteriali. L’indagine, l’identificazione e l’interpretazione delle figure scarabocchiate in modo libero dai minorenni sui fogli di carta in generale sono utili durante l’età evolutiva, quindi dalla nascita fino ai 18 anni, per valutarne il corretto sviluppo psicofisico nell’ambiente sociale in cui si trovano a vivere, studiare e relazionarsi.

In sintesi, la grafologia permette di portare a galla degli elementi intimi inespressi come ad esempio:

  • I bisogni inerenti la libertà, la comprensione e la protezione.
  • I desideri legati alla necessità di riconoscimento dei meriti e del valore personale e pertanto di ricevere dei premi.
  • Le emozioni come la paura, la gioia e la rabbia.
  • I sentimenti, ad esempio l’affetto, l’allegria e l’ostilità.
  • Gli stati d’animo come la malinconia, l’ansia e l’eccitazione.
  • Le ragioni alla base delle azioni, degli atteggiamenti e delle parole.
  • L’amor proprio, ossia il grado di autostima dovuto all’affetto incondizionato dei genitori/tutori.
  • La fiducia in sé, cioè il livello di consapevolezza di avere le capacità indispensabili per affrontare la vita che dipende dalle esperienze fatte e dai risultati ottenuti.
  • L’assertività nell’esprimersi, nel difendersi e nel comportarsi.

Quali sono i principi fondamentali dell’analisi grafologica?

Ci sono 3 principi alla base dell’analisi della grafia e del senso più profondo dei segni alfanumerici e di punteggiatura tracciati a mano sulla carta. A tal proposito, eccoli elencati qui di seguito:

  • Lo spazio, che può identificare le predisposizioni sociali nella realtà circostante. In particolare, lo spazio tra le parole simboleggia il tempo per riflettere prima di dare inizio a nuove esperienze mentre lo spazio interletterale e il collegamento tra le lettere indicano come l’Io si rapporta con il Tu e con il mondo esterno.
  • Il tratto di scrittura, il quale pare manifesti l’energia vitale personale sia in quantità sia nella maniera di scorrere. Al riguardo, sono rilevanti la pressione grafica nel manoscrivere, che può essere leggera o forte, e l’interruzione nel procedere del tratto fra le lettere.
  • La forma, la quale può rappresentare tutto ciò che si desidera mostrare di sé alla gente. In particolare, dalla foggia delle lettere si può dedurre un significato di tipo psicologico connesso agli istinti, alle aspirazioni e alla volontà.

Per quali campi di applicazione è adatta la grafologia?

Le aree di competenza dell’analisi grafologica sono ampie e diversificate. Infatti, si parte dalla vita privata per conoscersi a livello introspettivo o scoprire la personalità e il temperamento caratteriale di famigliari e amici sino ad arrivare alla sfera business per riconoscere le peculiarità psichiche e comportamentali di dipendenti, clienti e fornitori.

Inoltre, grazie alla grafologia è possibile svelare la vera identità di chi ha scritto a mano delle frasi sulla carta e dimostrare l’autenticità di firme e manoscritti rilevanti come i testamenti, i contratti assicurativi, le lettere antiche, ecc. Si parla pertanto dei settori professionali in cui ogni giorno gli individui dotati di personalità giuridica o di personalità fisica si muovono e agiscono da soli o associati in gruppi. Fra essi si ricordano ad esempio:

  • Gli imprenditori.
  • Le aziende commerciali.
  • I manager.
  • Gli enti dell’amministrazione pubblica.
  • I liberi professionisti.
  • I consulenti aziendali.
  • Le imprese no profit.
  • Gli scienziati forensi.
  • Gli investigatori privati.
  • Gli avvocati.
  • Le forze armate.
  • Le imprese di selezione del personale.
  • Gli organi giudiziari.
  • Gli uffici aziendali delle risorse umane.
  • Gli studi legali.
  • Gli esperti di arte e cultura per lavoro o per diletto.

Dunque, secondo l’ambito d’applicazione, le sue peculiarità e i suoi obiettivi si parlerà ad esempio di:

  • Grafologia forense.
  • Grafologia peritale.
  • Grafologia per la consulenza aziendale.
  • Grafologia amministrativa.
  • Perizie calligrafiche.
  • Periti grafologi.
  • Grafologi.
  • Perizie grafologiche e grafo-tecniche e così via dicendo.

Cenni storici sulla grafologia

L’Attuale e diffuso interesse verso la disciplina grafologica è dimostrato dalla presenza di numerosi siti web che trattano l’argomento presentandone e descrivendone i principi cardine e raccontandone le origini e le tappe nella storia. A questo proposito, già nei tempi antichi quando primeggiava il dominio dello Stato romano gli studiosi cercavano di svelare le emozioni analizzando la manoscrittura delle persone. Però, si può parlare di vera e propria disciplina grafologica da poter insegnare solamente a partire dal 1870, in Francia. Dopodiché, gli esperti hanno arricchito e ottimizzato tale tecnica per anni fino a renderla più completa ma anche più complessa.

In Italia, si deve ricordare il caposcuola della grafologia nazionale Girolamo Moretti, un frate ormai defunto dal 1963 che credeva nell’insito legame tra manoscrittura spontanea, ossia la scrittura istintiva a mano libera su fogli di carta, e predisposizione a determinate condotte nelle relazioni sociali. Al momento, nel Bel Paese è possibile formarsi in analisi grafologica sfruttando i corsi online, i corsi in aula e i corsi universitari.

Per maggiori informazioni si può visitare: https://www.aginazionale.it/ e https://grafologiprofessionisti.com/