Il bullismo è un fenomeno che in Italia ha avuto un aumento smisurato negli ultimi anni. Purtroppo, episodi che possono essere etichettati con questo termine cominciano ad avvenire sempre di più tra banchi di scuola. Complice una possibile disattenzione degli insegnanti- quando avviene tra persone della stessa età- e i momenti in cui non vi è un controllo attento, sono sempre di più gli episodi di bullismo a cui si assiste proprio in uno di quei luoghi che dovrebbe essere sicuro.
Se si pensa poi, che agli atti di bullismo tra coetanei, ad esempio compagni di scuola, si sono aggiunte le intimidazioni, offese e percosse nei confronti degli insegnanti, è facile comprendere quanto tale fenomeno stia degenerando e sia ormai fuori controllo.
Molti dei protagonisti di questa condotta agiscono nella totale mancanza di regole, sbeffeggiandosi di tutto per dimostrare di essere i più forti.
E proprio per arginare quest’ondata di violenza che è nata in Italia l’idea di istituire un certificato per le scuole impegnate nella lotta al bullismo: una sorta di attività da seguire per identificarsi come istituto impegnato a combattere questa nuova devianza sociale.
Cosa tratteremo
L’aumento degli episodi di bullismo, i dati che preoccupano
E se gli episodi di cronaca non bastano a descrivere la situazione che si vive, ci sono studi e dati d’analisi che ben fotografano lo scenario in cui si trova il nostro Paese.
A dimostrare quanto il bullismo sia un fenomeno in aumento in Italia ci ha pensato uno studio di Telefono Azzurro dell’anno 2017: dai dati emersi si parla di almeno un episodio di bullismo al giorno. Tra le richieste di aiuto il 10% arrivano per atti bullismo o cyberbullismo, di queste il 46% proviene dal Nord Italia, il 31% dal Sud e dalle Isole e il restante 23% dal Centro.
Sono dati allarmanti che, se non si interviene subito, potrebbero crescere ancora di più. A preoccupare molto sono anche gli attacchi di cyberbullismo, che con il proliferare dell’utilizzo dei social network sono destinati a diventare una costante incontrollabile.
Bullismo nelle scuole, il certificato che segnala l’impegno nella lotta al fenomeno
Per combattere il fenomeno del bullismo, che pare proprio sia diventato il male dell’era moderna, si è deciso di istituire una sorta di bollino che premi i progetti nati per contrastarlo.
Si tratta di una certificazione divenuta ufficiale, la Prassi UNI/PdR 42.2018, che premia e identifica le scuole che si distinguono per l’impegno nella lotta al bullismo. Pratiche di prevenzione ma anche di contrasto che rispettano i dettami del decalogo elaborato in un tavolo tecnico, organizzato alla presenza di pedagogisti, magistrati, rappresentanti del Moige e della Federazione scuole cattoliche (Fidae): tutti attori che, in un modo o nell’altro, sono coinvolti nello studio e nell’analisi di questo problema.
Attività per ottenere il Certificato
Di seguito, l’elenco di attività che le scuole e gli istituti devono seguire e mettere in pratica per aderire alla lotta contro il bullismo e ottenere il certificato:
- definizione e divulgazione della “politica antibullismo”;
- predisposizione di un “piano della vigilanza”;
- predisposizione ed aggiornamento annuale di un documento di “valutazione dei rischi di bullismo”;
- definizione periodica di un “piano antibullismo”;
- comunicazione all’utenza e a tutte le altre parti interessate delle azioni adottate per – – – — – garantire la prevenzione ed il contrasto del bullismo;
- definizione di un “sistema sanzionatorio antibullismo”;
- definizione di una “procedura per l’individuazione e la gestione delle criticità relative al bullismo”;
- nomina di una “Commissione Antibullismo” rappresentativa di tutte le parti interessate;
- adozione e periodico aggiornamento di un “piano di formazione antibullismo”;
- svolgimento periodico di “audit antibullismo” programmati e a sorpresa.
Un piano strategico da seguire per arginare il fenomeno grazie alla collaborazione di più forze.
Scuole con il bollino antibullismo, i vantaggi
Al giorno d’oggi è molto importante dimostrare di avere un ruolo attivo nella lotta contro fenomeni devianti della nostra società di qualsiasi genere essi siano. Tra questi non manca il bullismo, le scuole che infatti scelgono di adottare questa sorta di vademecum sono degne di nota.
Avere questo biglietto da visita sarà un modo per rincuorare i genitori che scelgono di iscrivere i propri figli in un istituto piuttosto che in un altro.
Inoltre, avere questo certificato è una garanzia in termini legali perché, qualora una scuola che aderisce a questa prassi venga citata in tribunale nel caso in cui dovesse esserci un atto di violenza, non sarà responsabile di colpa in vigilando.
A spiegarlo è stato l’avvocato Emanuele Montemarano (membro di Accredia, l’ente unico nazionale di accreditamento) secondo cui il decalogo è un grande passo in avanti nella lotta al bullismo. Come ha raccontato al blog Io Donna: “Abbiamo stilato un decalogo antibullismo, al quale le scuole – pubbliche o private, di ogni ordine e grado – possono decidere di aderire. Se poi dimostrano di rispettare le regole, di difendere i diritti dei più deboli, possono ottenere il “bollino” da un ente certificatore tra quelli ufficialmente accreditati. Ma la prassi, pubblicata sul sito della scuola, diventa anche un’occasione di confronto tra gli educatori e le famiglie. Serve a stabilire un dialogo: cosa si sta facendo contro il bullismo e perché”.
Un elenco creato, quindi, guardando alle pratiche già in uso e adottate nei vari istituti, dimostratesi corrette e funzionali, con una particolare attenzione alle lacune e alle necessità.
Visto il grande entusiasmo con cui quest’iniziativa è stata accolta in Italia, molte scuole hanno aderito all’iniziativa, si è deciso di esportare anche in altri paesi il decalogo della lotta al bullismo. L’idea è quella di organizzare un vero e proprio tour anche in altri paesi, come ha spiegato Montemarano:
“Siamo già in contatto con una sessantina di istituti in Albania”. Un’importante pratica che, se osservata in modo corretto e attento, potrebbe realmente apportare delle migliorie all’interno delle scuole, ristabilendo un ordine necessario e fondamentale in un luogo pubblico e di istruzione. Ma soprattutto il bollino sarà un’importante garanzia di sicurezza per tutte le persone che frequentano questi istituti. L’intenzione è quella di combattere il bullismo ma anche di prevenirlo, puntando chiaramente all’educazione”.