Alto, a forma di stella, soffice e maestoso: stiamo parlando del dolce di Natale per eccellenza, il Pandoro!

Al di là della disputa tra chi ama il panettone e chi invece il pandoro, quest’ultimo è immancabile sulle tavole degli italiani durante tutto il periodo festivo, dall’otto dicembre fino al sei gennaio.

Un dolce semplice che si presta a rivisitazioni che ne esaltano il gusto. Per esempio, avete mai pensato di farcire il classico pandoro per renderlo ancora più gustoso?

Di seguito, ecco alcune idee sfiziose su come farcire il pandoro di Natale!

Farcire il Pandoro

Per rendere il vostro pandoro speciale e gustoso, esistono molte tipologie di creme con cui è possibile farcirlo, per esempio con la crema pasticcera, ossia la scelta più classica per andare sul sicuro, infatti il pandoro sostituisce il pan di spagna e accoglie in maniera perfetta la crema.

Come fare? Prendete il vostro Pandoro e affettatelo nel senso della larghezza per ricavare delle fette spesse un paio di centimetri sulle quali andrete a stendere la crema pasticcera; proseguite con le fette successive posizionandole in maniera alternata, in modo che si vedano le punte della parte sottostante. Potreste decorare queste punte in evidenza con dei ciuffi di crema, magari questa volta al cioccolato; completate il tutto con una bella spolverata di immancabile zucchero a velo!

La crema pasticcera non è l’unica farcitura possibile! Seguendo sempre lo stesso procedimento, potrete riempire il vostro Pandoro con mascarpone, Nutella, panna e addirittura con il gelato!

Ecco alcune video ricette facili da preparare per farcire il vostro Pandoro.

Non avrete che l’imbarazzo della scelta!

Pandoro: un po’ di storia

Era il 14 ottobre del 1884 quando Domenico Melegatti ottenne dal Ministro di Agricoltura e Commercio del Regno d’Italia il brevetto per un dolce natalizio.

Da allora, il Natale non sarebbe stato più lo stesso!

Il Pandoro nasce, commercialmente parlando, a Verona da un’idea del pasticciere Melegatti che per realizzare la sua ricetta trasse ispirazione dalla tradizione veronese. Infatti, proprio in queste zone le donne erano solite preparare il Levà, un dolce lievitato ricoperto di mandorle e zucchero; Melegatti utilizzò la stessa ricetta aggiungendo, però, uova e burro (per renderlo più soffice) ed eliminando la copertura.

E la sua famosa forma a stella? A quella pensò Angelo Dall’Oca Bianca, un pittore di origine veronese, che disegnò lo stampo a piramide tronca e otto punte.  L’origine del nome, invece, sembra sia opera di un garzone che, tirandolo fuori dal forno, restò stupido dal suo colore dorato chiamandolo Pan d’Oro!

La sfida delle Mille Lire

Un piccolo aneddoto curioso sul Pandoro che passò alla storia è la “sfida delle mille lire”.

Il Pandoro riscosse immediatamente un successo incredibile, tanto che molti cercarono di imitarlo; Domenico Melegatti, così, decise di mettere in palio mille lire, di tasca propria, come premio per chiunque fosse riuscito a riprodurre la vera ricetta del pandoro presentando un dolce uguale…inutile dire che le mille lire non le vinse nessuno!